L’ara sepolcrale è sormontata da un coronamento centinato in cui è raffigurato un topolino mentre addenta una forma di pane. L’iscrizione fu realizzata da M. Gavius Iuvenis in memoria del padre M. Gavius Amphion Mus, liberto di Marco Gavio Massimo, noto per aver ricoperto la prefettura del pretorio per venti anni consecutivi, a partire dal 138-139.
Dimensioni (cm): 116 x 59 x 20 cm; lettere 4-3,5 cm
Roma, dal sesto chilometro della via Nomentana
CIL 06, 38411
HD033549 (A. Scheithauer)
Mem. Ac. Linc., 21, 1977, pp. 301-302, nr. 59 (T. Ritti)
Museo Nazionale Romano. Le sculture, I, 7, 1, Roma 1984, pp. 191-193, nr. 6, 13, con foto (D. Bonanome - P. Sabbatini Tumolesi)
Terme di Diocleziano: la collezione epigrafica, Milano 2012, p. 467, nr. VII, 21 (M. Giovagnoli)
URL: http://www.edr-edr.it/edr_programmi/res_complex_comune.php?do=book&id_nr=EDR106338
Testo: Carlotta Caruso, Antonella Ferraro.